La festa "nazionale" resiste ancora, e' festa pagata per chi non lavora,per chi lavora viene pagato una paga e mezza se entro le cinque giornate lavorative,se sesta o settima viene pagata il doppio,l'anniversario o la scoperta dell'america di Cristoforo Colombo non potra' mai cancellarlo nessuno, ma come festa nazionale ce' un movimento da piu parti,perlo piu minoranze e altri che per Colombo non hanno avuto mai tanta simpatia,dicono che fu la causa dell'emigrazione Europea che fini'al disastro che eventualmente si doveva abbattere sugli originali abitanti americani, tramite malattie,guerre,schiavitu' etc, in parte hanno ragione ma il Columbus Day rappresenta non solo Cristoforo Colombo ma il successo e trionfo degli Italiani che negati l'opportunita' in Italia venuti in America con il loro lavoro si sono affermati in ogni settore delle industrie americane.il Columbus Day e' il loro giorno,il giorno degli Italo-Americani che pienamente se lo meritano e difficilmente se lo lasceranno togliere.
Tempo fa' rovistavo nel basement tra le mie vecchie carte,stampe, poster etc e trovai due stampe o poster per me significative, la Madonna del Rosario e un poster della famosa nave transatlantica Italiana "Cristoforo colombo", ambedue purtroppo in condizioni pietose, la Madonna lo' restaurata,per mio nonno,era la sua,la nave dovevo farlo anche,per me,per i miei ricordi,sono stato passeggero su quella nave,per due volte, e finalmente da poco la ho finita, era strappata in due pezzi e a brandelli, ci ho messo la stessa pazienza,lo stesso lavoro della figura della madonna, al 100% come l'originale forse non lo e',sarebbe impossibile, ma e' lei, sebbene rifatta per il 50%, se messa d'accanto all'originale si vedrebbero le differenze, non fa niente,la ho personalizzata, quasi quasi ci avrei potuto mettere anche la mia firma.
Il poster e' degli anni 60, degli anni 60 anche i miei viaggi su quella nave,la rotta era New York,Halifax,Lisbona,Malaga,Napoli e Messina,al ritorno la stessa cosa.
era il 1968 un anno importantissimo per la storia Americana che fu' come un vulcano in eruzione,era ancora un'America ancora molto ingenua anche se aveva avuto gia' la prima grande scossa dell'assassinio di JFK ma in toto il 68 fu'forse il piu significativo del dopoguerra americano.
L'America si trovava impantanata nelle foreste del Vietnam e in casa anche dalle divisioni interne che furono la vera causa del ritiro prematuro dal Vietnam,c'era una campagna elettorale presidenziale in corso, il presidente Johnson vinse la prima primaria,subito dopo si ritiro' forse constatando che non ce l'avrebbe spuntata, il movimento antiguerra era troppo forte e la sua amministrazione finora era dopo quella di Kennedy la piu responsabile,portando la presenza americana in Vietnam dai 25 mila fino a quasi mezzo milione,quindi si ritiro' in buon ordine, lasciando via libera a Bobby Kennedy e a Richard Nixon, vinse Nixon dopo che l'altro fratello Kennedy fu' anch'egli assassinato,Nixon da fortissimo uomo politico che era costrinse il Vietnam al tavolo dei nagoziati dove arrivarono a un accordo e al ritiro americano.purtroppo uomini forti come quelli che oggi sarebbero necessari piu del pane non ne esistono piu.
fu assassinato anche Martin Luther King in quello stesso periodo seguito da violenti moti razziali che quasi quasi si arrivava alla guerra civile, insomma la situazione era veramente in crisi e complicata come non mai, credito di Nixon che riporto' la nave alla calma fino all'eplosione della caccia alle streghe di watergate.
tra tutto questo continuava indisturbato il programma spaziale con la missione dell'Apollo 7, mi sembra il sette che fece il giro attorno alla luna e ritorno con successo come anteprima dello sbarco lunare dell'anno successivo.
In congresso fu' approvata la legge dei diritti civili e firmata subito da Johnson per evitare altri problemi di natura razziale.
in Europa la Russia con 750 mila uomini 6500 carri armati e 800 aerei invadeva la Cekoslovacchia, in Iraq prendeva potere Saddam Hussein con un "coup d'etat" e l'Albania usciva fuori dal patto di Varsavia per protestare contro le invasioni Russe.
Hollywood come al solito continuava a sfornare pellicole come, "2001 a space odyssey", "planet of the apes","bandolero", "hang them high" "speedway" ""live a little love a little"e una delle ultime entrate della lunga serie science fiction " voyage to the planet of prehistoric women".
Nella musica continuavano forti i Beatles ma King Elvis con il suo grande ritorno alla musica con il suo"Elvis Comeback Special" si riprese il suo regno musicale, memorabile la sua canzone per chiudere lo spettacolo "memories", ottimi anche tanti altri, Simon & Garfunkel con "mrs robinson",Bobby Goldsboro con "honey",Tom Jones con "delilah",Bee Gees con "message to you,Otis Redding con "dock of the Bay" e anche il vecchio Louis Armstrong con "what a wonderful world" ma in quell'anno ci fu' un altro grande della musica con una grande memorabile e significativa canzone " Abraham Martin & John" in mia opinione dopo Elvis il piu grande della musica, l'Italo-Americano Dion DiMucci conosciuto anche come Dion DeMucci o semplicemente Dion, una canzone tributo alla memoria di Abraham Lincoln,John F Kennedy,Martin Luther King e Robert F kennedy,tutti sparati e morti prima dei loro giorni.
Allora in questo contesto decisi di venire Milazzo nell'agosto del 68, erano 8 lunghi anni che ci mancavo, m'imbarcai sulla Colombo, con me c'era a bordo un altro milazzese anziano in pensione che ritornava per ritrovare la madre ancora in vita ultra novantenne a Vaccarella, si portava con lui anche il suo cane un bel "collie" presi anche amicizia con un predicante religioso protestante che aveva la sua piccola chiesa e che inutile dire cercava di convertirmi e con due fratelli di una cittadina dell'entroterra di New York di nome Syracuse, dove erano proprietari di una barberia,erano siciliani di San Piero Patti che poi mentre in Sicilia vennero pure a trovarmi a Milazzo. fu' una bella traversata, a Lisbona uscimmo a piedi in sosta dal porto a vedere un fatto memorabile ,una donna portoghese finito di lavare il pavimento butto' un secchio di acqua sporca in strada dal balcone e centro' in pieno un passante anche lui portoghese e fortunatamente non noi non molto distanti.a Malaga forse imparata la lezione, in gruppo prendemmo una carrozza per una gita, stessa cosa a Napoli forse impensieriti dei famosi "scippi".
Ritornati in "salvo" sulla nave seppimo che l'Italia era in preda a uno sciopero e la nave non si avrebbe mosso da Napoli chissa per quanto tempo,fino a quando lo sciopero finisse,allora io e i due fratelli di S Piero Patti decidemmo di andarcene in Sicilia con il treno,il Milazzese di Vaccarella decise di restare sulla nave. avevo con me due borse a tracollo e due valigie che non erano valigie ma mezzi bauli che dovevano pesare non dico bugie quello che doveva essere 70-75 chili l'uno. mi aspettavo di arrivare non tardi e di sicuro potrei aver trovato una macchina,una carrozza o i miei ad aspettarmi.
I treni camminavano lenti e si faceva tardi a bordo deltreno abbiamo avuto il piacere dell'amicizia di un altro passeggero del vagone , un giudice ancora in attivita' che parlando parlando dopo aver capito che venivamo dall'America ci confesso' tutto della situazione della giustizia in Italia,sbottonando tutto, pane pane e vino vino. Quello che succede oggi non ce' da meravigliarsi,e' stato sempre cosi',anzi a quei tempi per alcune cose inclusi fatti di legge di giustizia etc era ancora di peggio.
Finalmente arrivati a Milazzo, era gia tarda notte,le due e mezza di notte,piena notte ,silenzio impressionante, qualche eco che arrivava da lontano, presi quelle grandi valigie con l'aiuto dei miei compagni di viaggio,borse a tracollo e mezzo baule per mano, non trovai nessuno alla stazione, non c'erano macchine o carrozze di servizio e i miei non sapevano niente, erano andati a Messina ma la nave non era arrivata e se ne erano ritornati a casa.
Con la buona di Dio mi incamminai per le strade di Milazzo largamente deserte, incontrai un branco di cani randagi che mi misero un poco di paura e qualche macchina solitaria, fortunatamente ne macchina ne cani mi diedero problemi, ogni cento metri piu o meno mi fermavo per riposare, prendevo la via del porto e del mare, arrivato alla banchina presso la chiesa di S Giacomo mi colpi' una veduta nella "Praia", tante luci come se fosse una piccola New York illuminata, seriamente pensai che era una bellissima vista e che avevano costruito dei grattacieli!, forse era la stanchezza a farmi pensare cosi', perche il giorno dopo seppi l'amara verita'.
fin qui ero salvo e stavo quasi arrivando, era il 1968 e Milazzo era ancora sicura piu ancora dell'america, si poteva camminare nella notte con tutto quello che porti dall'america e arrivare sano e salvo a destinazione, se fosse stato oggi sicuramente non ce l'avrei fatta, avrei avuto meno fortuna di quella che ebbi con i cani randagi.
mi feci l'ultima salita di "sagninnaru" via rodriguez e arrivai nella piazzetta di San Francesco a battere alla porta di mia nonna con una mano che assieme alle braccia e spalle non le sentivo piu ma ringraziando San Francesco di avermi fatto arrivare a casa e salvo.