A quei tempi per chi inoltrava la domanda i tempi per avere una risposta erano lunghi,passavano degli anni,venivano condotte delle investigazioni sul carattere morale e civico dei richiedenti,causa
per la numerosa immigrazione, in mezzo all'ottimo elemento non solo dall'italia ma anche da altri paesi si mimetizzava il cattivo elemento che scappavano dai loro paesi perche ricercati dalla legge o forse anche perche ad emigrare erano proprio le autorita di origine che li incoraggiavano
o li spingevano perche indesiderati nella loro terra, non c'erano molti controlli e una volta sbarcati in america non si sapeva chi era chi,cosa non rara ancora oggi, e per colpa dei pochi cattivi dovevano pagare tutti
gli altri,quindi investigazioni,testimonianze e testimoni a carico dei richiedenti di quella cittadinanza
che era il sogno piu alto degli emigrati giunti in america da ogni parte d'europa,una volta ricevuta quella carta,eri un americano,un cittadino americano.
ci volevano due testimoni che testimoniavano di conoscere l'individuo di essere un carattere di sani principi civici e morali,testimoni e testimonianze i quali forse aiutavano ma non so fino a quale punto perche a certi elementi di sicuro non mancavano i mezzi volendo o nolendo di presentarli ,quindi forse aspettare tanti anni possibilmente non serviva nemmeno a niente.
Dunque a santi Tricamo lo fecero aspettare ben quattro anni prima di concedergli la cittadinanza americana nel 1926,i suoi figli Cosimo e Ventura che presentarono domanda l'anno successivo nel 1923 dovettero aspettare ben cinque anni. Ventura presento' la domanda sotto il nome di Vincent Tricamo perche nel frattempo aveva cambiato il nome da Ventura a Vincent il motivo di questo suo cambio di nome fu e lo ricordo che lui personalmente una volta ce lo racconto',che dal primo giorno gli americani non sapevano pronunciare il nome ,invece di ventura lo pronunciavano "vinciura" perche in inglese spesso parole o nomi si scrivono in un modo e si leggono e pronunciano poi in un altro,quindi lo cambio'.
Cogliendo l'occasione, a quei tempi dove approdavano migliaia e migliaia d'immigrati ogni giorno ad Ellis island, una vera torre di babele,gli errori erano comuni,molte persone uscivano da li' se erano fortunati di uscirne,con documenti che li identificavano con un nome o cognome differente perche scritto sbagliato,alcuni avevano la forza,il tempo e i mezzi necessari per farli rettificare,alcuni altri invece no e preferivano invece pur di non avere grane di tenersi il cognome assegnateli per un semplice sbaglio,per cui consequenza che numerosi italiani di oggi discendenti non sanno nemmeno di essere italiani,specialmente quelli a cui mancava una vocale alla fine del cognome,alcuni dei quali ho conosciuto io.
della madre e della sorella non ci sono records di niente ,allora erano altri tempi e altre usanze
le donne molto spesso non si presentavano e non facevano domanda di niente,una volta che erano immigrati legali con la carta di permanenza legale erano soddisfatte e non avevano nessun problema, appaiono solo in qualche censimento insieme agli altri componenti della famiglia,Cosimo nei censimenti e' lavoratore"laborer" in una fabbrica di articoli di metalli,Vincent in una fabbrica tessile come "braider" cioe' intrecciatore.le ricerche sono estremamente difficili, i Tricamo immigrati a new york ,parecchi da Milazzo ,sono numerosi, unaltra famiglia e un altro vincent Tricamo anche nella stessa strada di union street,se originari di milazzo anche loro non si sa,ma un Vincent Tricamo appare in un certificato di matrimonio del 1937 e poi nel censimento del 1940 con una moglie e una figlia, se si tratta del Ventura o no non e' sicuro ma dal 1940 in poi non ce' piu niente,di Rosaria niente,dei parenti niente se non nei certificati di morte del 32 e 39.
Nel 1948 arriva a new york mia nonna,dopo un quarto di secolo dall'arrivo di mio nonno,la sua,di mio nonno, un'epopea degna di un libro o di un film, che resta solo,non puo richiamarla prima per il lungo intervallo della grande depressione americana,poi quello della seconda guerra mondiale e per ultimo forse piu grande ancora degli altri di essere un residente illegale, parte della comunita' milazzese di brooklyn.
Passata la guerra,ritornato il lavolo e avendo legalizzato la sua residenza, mio nonno dallo mio stesso nome richiama mia nonna che arriva a new york e a brooklyn nel 1948 una dei soli 30 passeggeri
abordo della "Marine Perch" sicuramente una nave trasporto della marina militare o mercantile americana,poi nel 1954 arriva anche mio padre abordo del "Conte Biancamano" e due anni dopo
arriviamo anche noi ,madre e tre figli a bordo del "Saturnia"
Mio padre a Milazzo era fornaio ,raccontava che nella seconda guerra mondiale i militari fascisti
lo prelevavano da casa a portarlo a lavorare a fare il pane ovunque conveniva a loro,poi per tanti anni lavoro' nel forno di "Donna Gasparina" e prima di partire anche nel forno"Puglisi",nei due anni precedenti tra il 54 e il 56 lavoro' da solo in una piccola panetteria nel villaggio di Patchogue nel long island di new york, ma arrivati noi ritorno' a brooklyn ritornando nella stretta comunita' dove insieme ai recenti arrivati, tutti conoscenti di Milazzo si trovavano ancora molti paesani,residenti a brooklyn da molti e moltissimi anni,tra questi c'erano i fratelli Tricamo!, i fratelli
svolgono i loro lavori , tessili e metalli ma sono musicisti e quando capita nel weekend intrattengono in feste per lo piu familiari,anniversari, birthday parties etc.Cosimo fa un po di tutto, un po di chitarra,un po come cantante ma e' un eccellente suonatore di mandolino,un maestro ., Vincent anche lui suona un po il mandolino,suona bene la chitarra ed e' un eccellente cantante.fanno amicizia con mio padre e ogni tanto lo portano con loro come secondo chitarrista,mio padre suonava un poco anche lui il mandolino,ma era anche un discreto chitarrista,un paio di volte mi portano anche a me in queste festicciole in cui incontrammo una volta due ragazzi , due fratelli italo-americani originari di milazzo chiamati "Santo e Johnny" diventati famosi poi in tutto il mondo e un altro cantante italo-americano non milazzese ma diventato poi famoso nel mondo del rock and roll ,mi sembra proprio l'indimenticabile Teddy Randazzo', mio padre in queste feste si trovava nel suo elemento dopo che a Milazzo
dove abitavamo noi in via scopari spesso organizzava delle feste in famiglia, non dubito, per la gioia del ritorno della pace dopo la terribile guerra,ricordo che il fisarmonicista si chiamava "enzuccio"oltre anche a chitarra e mandolino.e quindi a brooklyn riprese con le festicciole insieme ai nuovi trovati amici ,i fratelli Tricamo......
fine della terza parte.......tra poco la quarta e bellissima ultima puntata.
Salvatore Cento, Staten Island,NY