E' STATA UNA SETTIMANA SOTTO IL SEGNO DEL DOLORE,DEI RIMPIANTI, DEI RICORDI, DELLE RICERCHE DI FOTO E FILMINI DEL PASSATO PER RIVIVERLI ANCORA UNA VOLTA E DIVIDERLI CON GLI AMICI ,PARENTI E VACCARELLA.
LA NOTIZIA DELLA SCOMPARSA DI NINO LAQUIDARA MI E' ARRIVATA COME UN FULMINE, MI HA CHIAMATO MIO CUGINO PER DIRMELO MA NON VOLEVO CREDERCI, GLI DICEVO CHE FORSE SI TRATTAVA DI QUALCUNALTRO QUANDO MI HA RISPOSTO CHE NEI MANIFESTI APPICICATI AL MURO C'ERA LA SUA FOTO ,ALLORA INCOMINCIANDO A PENSARE SUL SERIO HO DECISO DI CHIAMARE LA MOGLIE AL TELEFONO CHE MI HA CONFERMATO TUTTO.
CON NINO NON CI SENTIVAMO DA QUASI DUE ANNI,LUI ERA AMMALATO DA DUE ANNI E NATURALMENTE NON SENTIVA IL DESIDERIO DI CHIAMARMI AL TELEFONO PER SCHERZARE COME FACEVAMO AL SOLITO, DA PARTE MIA AVEVO ATTRAVERSATO PER GLI STESSI DUE ANNI DIVERSI PROBLEMI FISICI, L'ULTIMA VOLTA CHE ABBIAMO PARLATO ERO SALITO CON LA SCALA SUL SOFFITTO DELLA CASA PER FARE DEI LAVORI,NON SCESI, PARLAI PROPRIO DA LASSU' PERCHE QUANDO INCOMINCIO QUALCOSA PRIMA DI SMETTERE DEVO FINIRE ANCHE SE SIGNIFICA LAVORARE PER GIORNI E NOTTI DI SEGUITO, MI MASSACRAI DI LAVORO, MI AMMALAI, POI UN'OPERAZIONE SBAGLIATA,ANCHE IN AMERICA ANCHE L'OPERAZIONE PIU FACILE E' COME UN GIOCO ALLA ROULETTE, E PER DUE ANNI NON POTEVO ALZARE NEMMENO UNA BOTTIGLIA D'ACQUA PERCIO IO NON CHIAMAVO A LUI E LUI NON CHIAMAVA ME PER SIMILI MOTIVI, PERO' IO SONO MEGLIORATO E CIRCA UN MESE FA' PARLANDO CON MIO CUGINO AL TELEFONO GLI HO DOMANDATO ,COME' NINO LO HAI VISTO? COME DOMANDAVO SEMPRE AL SOLITO, I HA RISPOSTO NO,NON LO 'VISTO, GLI HO RISPOSTO QUANDO LO VEDI,SALUTAMELO,DICE OK!. NEANCHE UN MESE DOPO MI HA CHIAMATO CON QUESTA NOTIZIA.
NEL 2005 PER L'OCCASIONE DELLA MORTE DI MIO ZIO NINO VENNI A MILAZZO CON MIA MADRE CHE AVEVA GIA PASSATO GLI OTTANT'ANNI(SCOMPARSA 4 ANNI FA' ), MIO ZIO SAVERINO PIANGEVA COME UN BAMBINO,MIO ZIO NINO GLI ERA MORTO PRATICAMENTE TRA LE BRACCIA PER UN ICTUS MENTRE SI PREPARAVANO A VARARE LA BARCA UNA MATTINA PRESTO PER PESCARE, PIANGEVA ANCHE PERCHE ERA RIMASTO SOLO, NON ANDAVA A MARE PIU DA SOLO COME AVEVA FATTO PER UNA VITA,DALLA MORTE DI MIO ZIO PASQUALINO ANDAVA A MARE CON MIO ZIO NINO, ORA INVECE ERA RIMASTO VERAMETE SOLO, E FU' QUANDO TRAMITE LA MIA AMICIZIA , LA DISPONIBILITA' E IL DESIDERIO DEL MIO AMICO NINO LAQUIDARA CHE DIVENTARONO AMICI ANCHE CON MIO ZIO SAVERINO , DA QUEL GIORNO , PER I PROSSIMI CINQUE ANNI FURONO COMPAGNI DI BARCA , DI VITA DI MARE E DI TERRA.
DUE ANNI DOPO RITORNAI A MILAZZO CON MIO FIGLIO, DOPO QUALCHE GIORNO FORSE PERCHE NON ABITUATO LO FECI CAMMINARE UN PO TROPPO IN MARINA CHE A LUI PIACEVA TANTO,ALCUNE DITA DEI PIEDI GLI FACEVANO MALE ,CI RESTAVA ANCORA PIU DI UN MESE DI VACANZA, NINO LAQUIDARA FU PER NOI COME UN ANGELO MANDATO DAL CIELO, VENIVA CON LA SUA MACCHINA SALVANDOCI LA VACANZA,PORTANDOCI IN GIRO PER MILAZZO,IN MARINA,AL TONO, A VACCARELLA,ETC SENZA DI LUI SAREMMO RESTATI DENTRO CASA. NON LO DIMENTICHERO MAI E PER QUELLO GLI SARO' ETERNAMENTE GRATO.
UN GIORNO CI PORTO' AL TONO A VEDERE LA BARCA DEI MIEI ZII,LA BARCA DEI SCILLA CHE FINITO IL SUO CICLO DI VITA RIPOSAVA A PONENTE IN RIVA AL MARE ORMAI DA DUE ANNI INVECCHIANDO A VISTA D'OCCHIO, AI SUOI TEMPI A VACCARELLA ERA UNA DELLE PIU BELLE BARCHE, ELEGANTE IN MARE COME UNA BALLERINA IN PALCOSCENICO, IL GIORNO DOPO A VACCARELLA SAPUTO CHE LA BARCA ERA STATA COMPRATA DA UN PARENTE DEL NEGUS ANDAI A PARLARE CON IL NEGUS E GLI HO FATTO UN DISCORSO, NON AVEVA TANTI ANNI PIU DI ME MA CON TANTO DI RISPETTO GLI DISSI "DON NINO, LA BARCA DEI MIEI ZII AL MAR D'ARRETI LO VISTA CHE SI STA PERDENDO,LA VORREI RESTAURARE IO A MIE SPESE SENZA NESSUNA PRETESA E SENZA NESSUN MOTIVO ,SE NON PER NON FARLA INFRACIDIRE, APPARTENENDO SEMPRE A CHI PRESENTEMENTE APPARTIENE . IL NEGUS MI DIEDE UNA RISPOSTA INCONCLUDENTE E QUINDI TUTTO FINI' LI; AVREI AVUTO PIACERE DI SALVARE LA BARCA PERCHE IN ESSA ESISTE UN PEZZETTO DI STORIA DEI SCILLA E DI VACCARELLA ,COME PESCATORI,I SCILLA NON ERANO SUPERIORI A NESSUNO E NON ERANO INFERIORI A NESSUNO ERANO UGUALMENTE GRANDI COME TUTTI GLI ALTRI PESCATORI DI VACCARELLA ,GRANDI E STORICI UOMINI DI MARE. SE NON SBAGLIO HO VISTO UNA FOTO DI RECENTE DELLA BARCA ED E' QUASI ORMAI FINITA NELLE STESSE CONDIZIONI PURTROPPO DEL SAN TOMMASO.
NINO LAQUIDARA SI E' FATTO ONORE AD ESSERE IL COMPAGNO DI MARE DI MIO ZIO SAVERINO PER 5 ANNI,L'ULTIMA VOLTA CHE RITORNAI NEL 2010 MIO ZIO QUASI NOVANTENNE COME SI VEDE NELLA FOTO NON PIU IN CONDIZIONI FISICHE DI ANDARE A MARE DOVETTE VENDERE LA BARCA,MENTALMENTE SI' PERCHE CONTINUAVA AD ANDARE A VACCARELLA AL MATTINO PERCHE QUELLA ERA STATA LA SUA VITA E NON POTEVA ABBANDONARLA SENZA IL MARE LA VITA PER LUI NON ERA PIU VITA,POCO TEMPO DOPO INFATTI SCOMPARSE PURE LUI.
GLI AVEVO PROMESSO DI RITORNARE E ANDARE ANCORA A MARE CON LUI ERA QUACOSA CHE A LUI FACEVA ANCHE BENE AD ASPETTARE ,MA LE PROMESSE NON LE HO POTUTO MANTENERE, DA MEZZO MONDO LONTANO,TROPPI IMPEGNI E TROPPI PROBLEMI, UNA VOLTA QUANDO ERO SOLO E IN VACANZA ALLORA SI', RITORNAVO E ANDAVO A MARE QUALCHE PAIO DI VOLTE CON LUI, NON AVEVO ESPERIENZA GLI TENEVO SOLO I REMI E LUI MI DIRIGEVA,REMA UN PO DI QUA O REMA UN PO DI LA' E IO LO FACEVO,MI DIVERTIVO UN PO , IL DESIDERIO LO AVEVO DA QUANDO ERO NATO , RICORDO UNA VOLTA ,POTEVO AVERE 4 O 5 ANNI , MIO NONNO E I MIEI TRE ZII ANDAVANO TUTTI A MARE INSIEME , MI AVEVO FATTO PROMETTERE CHE MI AVREBBERO PORTATO MA MIA MADRE LI AVEVA PROIBITI, QUINDI ARRIVATI AL PUNTO DI PARTENZA CHE FU QUEL GIORNO DALLA SCALETTA DI FRONTE LA BOTTEGA DEL VINO DELLA "MUSSOSTOTTO" SOTTO IL PALAZZO VENTIMIGLIA E IL VICO GALLETTI , D'IMPROVVISO SE NE ANDARONO LASCIANDOMI A TERRA ,MI MISI A PIANGERE , A URLARE INSULTANDOLI ANCHE FORSE SE NON SAREBBE STATO PER UNA SIGNORA CHE MI TENNE A TERRA MI SAREI BUTTATO A MARE PER FARMI PORTARE CON LORO, MA POI QUANDO RITORNAVANO A TERRA MI PORTAVANO CON LORO ,DALLA BARCA,ALLA "CHIAZZA" DEI PESCIVENDOLI, A FARE QUALCHE SPUNTINO O A BERE QUALCHE "GASSOSA".AVEVO IL DESIDERIO MA NON SONO STATO MAI PESCATORE,COME SI CHIAMAVANO ALLORA "MARINARI" E COMUNQUE COME LORO NON LO AVREI MAI POTUTO ESSERE, SOLO UNA VOLTA A QUELLA STESSA ETA' PRESO UN PAIO DI BRAZZOLI DI "PILIVEMMU" E UN AMERO DI TONNACCHI,VOLEVO FARE LA LENZA.IL "RUPPO DI MARINARO" LO SAPEVO FARE BENE ARRIVANDO POI A STRINGERLO DA UNA PARTE CON I DENTI E DALL'ALTRA CON LE MANI.SCATTA L'AMERO ENTRA DALLA BOCCA ED ESCE DALLA FACCIA, MI SONO MESSO A URLARE , SCAPPA MIA NONNA E MI PORTA IN BRACCIO ALL'OSPEDALE,I DOTTORI VEDENDOMI ESCLAMAVANO " ABBIAMO FATTO UNA BELLA PESCA,ABBIAMO PRESO UN BEL TONNO" :).
NINO LAQUIDARA , E' STATO PER ME PIU DI UN AMICO,E' STATO COME UN FRATELLO, SEMPRE PRESENTE OGNI TANTO QUANDO RITORNAVO PRONTO AD AIUTARMI E REINSERIRMI NUOVAMENTE NELLA VITA DI MILAZZO DOPO DI TANTI ANNI CHE RITORNAVO PRATICAMENTE COME ,ANCHE ESSENDO NATIVO DI MILAZZO E CITTADINO ITALIANO,COME UNO STRANIERO.
CIAO CARO AMICO NINO, MI MANCHERAI ,MI MANCHERAI MOLTO,RIPOSA IN PACE E UN GIORNO CI RIVEDREMO E RIVEDREMO ANCHE I SCILLA E ANDREMO A PESCARE TUTTI INSIEME.... TURE