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50 anni di Cittadinanza Americana!

8/14/2015

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Quest'anno il 2015 e' il mio cinquantenario come cittadino americano
non sono nativo americano,sono nato a Milazzo, questo credo mi da' 
qualcosa di piu da quelli nati ion America,sono cittadino da piu tempo del
60% di quelli nati in America.
In questo mezzo secolo,veramente quasi 60 anni ,arrivai nel '56,divenni 
cittadino nove anni dopo nel '65, ne ho viste tante,abbastanza da 
completare un'enciclopedia,gli anni 50 sono stati decisamente i piu
 belli,per chi li ha vissuti, come stile di vita,personaggi leggendari,
nascita del rock&roll,hollywood grandioso,
programmi televisivi di ogni genere, grandissima qualita',
 e gratis, non esisteva il cable,i pochi sponsors pagavano tutto,
bellissime macchine variopinte lunghe dieci metri benzina a pochi centesimi 
al gallone,regnava la famiglia,la moralita'il rispetto per la legge 
la droga era ancora sconosciuta,anni bellissimi che si completavano con
 la festa del Natale,tutte le case ,tutte le strade in tutte le citta'
si trasformavano in fiabe viventi ,illuminate le case dentro e fuori,
rispetto e calma ovunque e nei negozi tutto "made in usa" all'infuori 
dei negozi di  scarpe,erano in maggior parte "made in Italy".il ricordo 
piu bello che ho degli anni 50 e' forse l'aver visto Marylin Monroe sfilare
 in campo in una cadillac color rosa nell'intervallo di una partita di calcio
nel famoso Ebbets Field di Brooklyn tra il Napoli di Vinicio e il Rapid di
 Vienna,vinse il Napoli consentendo al nostro folto gruppo di tifosi 
Milazzesi di ritornare a casa felici.il presidente dell'america era allora
 Dwight E. Eisenhower,il vice presidente Richard M. Nixon,il segretario di
 stato John Foster Dulles, il sindaco di New York,Robert Wagner.
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Gli anni 60 furono ok ma cominciarono a fare crack,con la morte di Kennedy,
segui' l'invasione dei Beatles che sbaraglio' in gran parte la musica Americana
resistevano due forti gruppi  italo-americani, "the Four Seasons" con Frankie Valli
e "Dion and the Belmonts" con Dion De Mucci
, poi segui'
l'assassinio anche di Martin Luther King e i successivi tumulti  razziali,in
 mezzo a tutto questo il Vietnam, la contestazione alla guerra degli studenti
Americani, e il dilagarsi della droga,questa,una volta che prese piede si estese poi
 lentamente in tutto il mondo arrivando anche in Italia.
In questo contesto mi decisi a diventare cittadino ,feci la domanda,la "petition", 
soltanto pochi mesi dopo fui chiamato.
 Acquistare la cittadinanza Americana una volta era 
una grande impresa, ci volevano testimonianze sul carattere,investigazioni dell'fbi,
incluse quelle politiche e di mafia,molti che sbagliavano venivano rispeduti in Italia,
e anche un gran lungo tempo da aspettare,fino anche a dieci anni,quindi divenuto cittadino
uno si sentiva come se avesse conquistato il mondo.
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Per me fu tutto facile,dopo pochi mesi, non ricordo esattamente quanti,forse 4 o 5 ,
 mi chiamarono e ho dovuto fare l'esame per scritto e orale di cittadinanza, come funziona 
il governo , la democrazia americana etc in lingua inglese, per questo tanti Italiani
una volta ottenuta la "green card" non si presentavano mai per la cittadinanza,per paura 
di non passare l'esame e di essere rimandati in Italia, mia Nonna fa una di questi,mai 
divenne cittadina ma con la "green card" e moglie di un cittadino che era mio nonno, non
ebbe mai problemi.
io invece no,si puo dire che ero gia' cittadino senza certificato, ero da tempo abbastanza
assimilato nella vita normale americana forse anche piu degli americani stessi,percio' all'esame 
presi il volo facilmente superandolo il 29 Giugno del 1965.

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No, l'america non e' il paradiso universale che tutti credevano in tempi lontani, che continua ancora
 ad esser creduto in tanti paesi ,  non lo e' mai stato,  non e' nemmeno piu il fantastico paese
 che stupiva chiunque 
 ne posava  piede e ci viveva anche per poco tempo, durante i bellissimi anni 50.
ma l'America cresce dentro ancora oggi,come allora ,e' come un seme che fa
 radice e diventa forte dentro come un albero gigantesco Sequoia della California,
dagli anni 50 fino ad ora ha avuto alti e bassi  ma resta sempre l'America,e' come la marea del mare,viene 
e va',va' e ritorna,la signora fortuna le vuole bene e sorride sempre all'America e a tutti quelli che anno
 fiducia e credono in lei.
 per me e senza dubbio per tanti altri americani di origini Milazzesi, i nostri colori oltre al bianco 
rosso e verde,che
 non potranno essere mai eradicati dai nostri cuori,si e' aggiunto per sempre anche il blu' delle stelle e striscie.


Salvatore Cento
New York,agosto 13, 2015..................seguira' "la lettera di Kennedy"............

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